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Ricariche postepay, attenzione ai controlli dell'Agenzia delle Entrate: accertamenti anche su operazioni di anni passati

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Ricariche postepay, attenzione ai controlli dell'Agenzia delle Entrate: accertamenti anche su operazioni di anni passati
Trasferire denaro tramite carta postepay: perché occorre fare attenzioni ai controlli
Anche i più strenui difensori del contante sembrano ormai essersi arresi all'utilizzo della moneta elettronica e, in particolare, la scelta di optare per una carta postepay è molto gettonata, in quanto facile da attivare e conveniente dal punto di vista dei costi di gestione, rispetto a molti conti correnti.
Chi intende intestarsi una carta postepay, difatti, può scegliere se ricorrere alla postepay classica o alla postepay evolution.
La prima (classica) è una semplice carta prepagata e quindi ricaricabile, utile essenzialmente perché, come una carta di credito, permette di fare acquisti online o di pagare tramite pos.
La postepay evolution, invece, è dotata anche di IBAN e quindi ha maggiori funzionalità, permettendo altresì a chi la possiede di ricevere accrediti (stipendio, eventuali bonus etc.) e di effettuare e ricevere bonifici. Inoltre, con la postepay evolution è anche possibile stipulare tutti quei contratti che richiedono l'addebito sul conto corrente, come ad esempio quelli relativi ad utenze telefoniche.

La postepay può essere più agevole da attivare di una normale carta bancaria, ma questo non significa che le operazioni effettuate con essa siano esenti da controlli. Difatti, molti pensano di poter eludere il Fisco possedendo questa carta, ritenendo che non sia interesse della Guardia di Finanza o dell'Agenzia delle Entrate controllare tale tipologia di strumento di pagamento. Ma è davvero così?
Spiace deludervi, ma la risposta è no.
Tramite una postepay è facile trasferire denaro. Oltre ai bonifici, che possono essere effettuati solo nel caso delle evolution, è possibile ricaricare la propria carta, o altre carte, ad esempio presso gli uffici postali o presso le tabaccherie. Inoltre, è possibile trasferire del denaro utilizzando Paypal o tramite l'app Postepay, effettuando ricariche da una postepay ad un'altra.
Molto spesso, chi fa acquisti online da privati utilizza come metodo di pagamento proprio la ricarica postepay, credendo di passare "inosservato", ma in realtà il Fisco effettua regolarmente controlli anche su queste carte, soprattutto sapendo il largo utilizzo che se ne fa.
Naturalmente, ciò che può attirare l'attenzione dell'Agenzia delle Entrate non è certo il trasferimento di piccoli importi - che possono anche derivare da regali di familiari - ma il passaggio di somme elevate, che possono invece essere indice di redditi non dichiarati.
Pertanto, si sconsiglia di effettuare operazioni di questo genere, e di dichiarare eventuali somme di denaro ricevute su postepay che siano, ad esempio, proventi di attività lavorativa o comunque importi da rendere noti al Fisco.

Inoltre, anche le carte postepay, così come i conti correnti bancari, possono essere oggetto di pignoramento da parte dei creditori, e quindi le somme presenti su di esse possono essere bloccate.
Insomma, una carta postepay può essere agevole da attivare, ma questo non significa che, effettuando operazioni con la stessa, si evitino i controlli del Fisco, potendo l'Agenzia delle Entrate, così come la Guardia di Finanza, fare accertamenti anche sulle operazioni di anni passati.


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