Quando l’acqua era un bene pubblico……….. ora, invece, è un bene delle società partecipate delle Regioni. Continua a votare i partiti di sistema che hanno regalato la gestione dell’acqua ai privati: quando questi partiti ordineranno ai privati di chiuderti il rubinetto, essi lo faranno senza esitazione, perchè il loro fine non è darti un servizio pubblico, ma lucrarvici sopra per ottenere il massimo profitto, mantenendo lo status quo restando sempre dalla parte del potere. Continua ad astenerti dal voto, così oltre a staccarti la corrente elettrica perchè non riuscirai a pagare le bollette della luce, all’occorrenza ti staccheranno anche l’acqua, grazie alla tua nuova identità digitale che hai accettato passivamente senza protestare nè contro il Green Pass, nè contro lo Spid. La tua inerzia (o passività) politica perseguita con il “non voto”, aiuterà il sistema ad accelerare il tuo futuro di codice a barre, costellato di identità digitali, ovvero il controllo totale sulla tua persona – modello Cina – . Se non provi a cambiare le cose andando a votare i partiti antisistema, non ti servirà prendere i barconi dei profughi per scappare in Africa: grazie all’identità digitale ti troveranno in ogni parte del mondo. Continua ad ascoltare chi ti consiglia di non andare a votare, così finalmente il tuo futuro dagli occhi a mandorla senza avere avuto il privilegio di nascere in Cina si avvicinerà sempre di più, e sempre più velocemente. Non andrai a votare? Non esiste il quorum alle politiche, per cui il sistema….. sentitamente……. ti ringrazia per il tuo autolesionismo. Se non hai ancora visto i video di Massimo Mazzucco e di Silver Nervuti, sbrigati a farlo ai seguenti link: Quando uno vale Zero….e l’Italia come la Grecia?

Nessuno può essere certo che votando i partiti antisistema il futuro degli italiani cambierà in meglio, ma se non provi a cambiare le cose andando a votare, avrai l’assoluta certezza che le cose non cambieranno mai: A TE LA SCELTA.

Perchè qualcosa cominci a cambiare è necessario iniziare a lavorare sul territorio, imparando soprattutto a conoscerlo, partendo dalla gestione attuale delle risorse idriche.

Di seguito la ripartizione del territorio ligure in Ato per la gestione delle acque territoriali. Per difendere il tuo territorio, impara a conoscerlo, leggendo le informazioni di seguito riportate.

La situazione oggi


La Legge Regionale n. 1 del 24/2/2014 e s.m.i. ha operato la ridelimitazione degli ambiti territoriali ottimali con la individuazione di due ATO Centro Ovest (1 e 2, rispettivamente ato costiero e padano).
Con la Legge Regionale n.17 del 23/9/2015 l’ato costiero Centro Ovest 1 era stato suddiviso in due ambiti territoriali ottimali (Centro Ovest 1 e 3).
La sentenza della Corte Costituzionale n.173, depositata il 17/7/2017 ha comportato la abrogazione della L.R. 17/2015 relativamente alla delimitazione del terzo ato, ripristinando la situazione iniziale prevista dalla L.R. 1/2014, con un unico ambito costiero (ATO Centro Ovest 1) ed uno padano (ATO Centro Ovest 2).

La Provincia sta predisponendo le attività di riorganizzazione conseguenti, al fine di giungere all’approvazione di un nuovo piano d’ambito unico ed un nuovo affidamento del servizio idrico integrato.

La Provincia sta predisponendo le attività di riorganizzazione conseguenti, al fine di giungere all’approvazione di un nuovo piano d’ambito unico ed un nuovo affidamento del servizio idrico integrato. Nelle more delle approvazioni di quanto sopra, al fine di mantenere un sufficiente grado di approfondimento, il sito internet continua a riportare la situazione con i tre ambiti precedenti, ma allo stato attuale si evidenzia che gli ambiti territoriali ottimali nella Provincia di Savona sono:

ATO Centro Ovest 1, raggruppante tutti i comuni gravitanti sul versante tirrenico, dal confine con la Provincia di Genova, fino a Laigueglia.

ATO Centro Ovest 2 raggruppante tutti i comuni gravitanti sul versante padano.

L’Ente di Governo d’Ambito (EGA)


La Provincia di Savona, essendo ente di secondo di livello, opera quale Ente di Governo d’Ambito relativamente all’ATO Centro Ovest 1 e all’ATO Centro Ovest 2 ai sensi dell’articolo 6, comma 9 della L.R. 1/2014 e s.m.i.
Il regolamento di funzionamento dell’EGA è stato approvato con Deliberazione di Consiglio Provinciale n.24/2015.
I comuni di Andora, Stellanello e Testico sono ricompresi nell’ATO Ovest Imperiese (con la Provincia di Imperia quale EGA)

La Storia Normativa delle ATO

La legge 5/1/1994 n. 36 (Legge Galli), in seguito sostituita dal vigente D. Lgs. 152/2006, sanciva il nuovo approccio alla gestione dei servizi idrici di captazione, adduzione, distribuzione smaltimento e depurazione riuniti nel cosiddetto servizio idrico integrato; alle regioni spettava la delimitazione dei cosiddetti ATO, gli ambiti territoriali ottimali all’interno dei quali era da perseguire la gestione unificata del servizio idrico integrato.

La Regione Liguria sceglieva quindi di delimitare gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), di cui già alla Legge Galli, utilizzando il criterio della ripartizione per entità amministrative, per cui gli ATO corrispondevano territorialmente alle quattro province liguri; queste ultime avevano poi scelto la convenzione di cooperazione quale strumento contrattuale per regolare l’attività delle Autorità d’Ambito (AATO), in cui alle Province spettava il compito di coordinamento dell’autorità ed ai Comuni il compito decisionale, con diritto di voto nella Conferenza d’Ambito.

L’ambito territoriale ottimale savonese era stato determinato con deliberazione di Consiglio Regionale n.43/1997 ai sensi della L.R. n.43/1995; esso corrispondeva al territorio di competenza della Provincia Savona, costituito da 69 Comuni, per una superficie totale di 1544,5 kmq ed una popolazione di 272.528 abitanti al censimento ISTAT 2001.

Data la notevole differenza infrastrutturale sul territorio e su precisa richiesta della Conferenza d’Ambito la Regione aveva quindi consentito (nota prot. 97362/1337 del 4/6/2000) che l’ATO Savonese venisse suddiviso in comparti (comunque tutti soggetti al gestore unico del servizio, senza frammentazioni di gestioni), basati su limiti idrografico/idrogeologico/amministrativi: il Comparto Padano comprende tutti i Comuni appartenenti all’Autorità di Bacino del Po, quindi oltre lo spartiacque appenninico; il Comparto di Levante comprende i Comuni tra lo spartiacque padano, la Provincia di Genova e la dorsale della Caprazoppa (confine tra i Comuni di Finale e Borgio Verezzi); il Comparto di Ponente è compreso tra lo spartiacque padano, la dorsale della Caprazoppa e la Provincia di Imperia.

Per maggiori informazioni clicca sul link Ato provincia di Savona

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