In questo Social network che nasce per garantire la libertà di espressione senza censura, è stato pubblicato un post di Brocardi, noto sito online di Giurisprudenza dal seguente titolo:
Covid e fake news: in risposta al video di Vittorio Sgarbi del 12 gennaio 2022
In fondo all’articolo vi è un altro link che riporta alla fonte che però è firmato dalla “Redazione”.
Chi è la Redazione di Brocardi?
La risposta è nessuno perchè la Redazione non è una persona fisica: non c’è il nome della persona che scrive, e quando una persona non firma un articolo che scrive, non ha il coraggio di assumersene la responsabilità.
Fermo restando che le sentenze e gli articoli citati nel post possono essere verificati da chiunque cercando i riferimenti normativi, purtroppo la giurisprudenza non è fatta di formule matematiche; ogni sentenza soffre della regola del mezzo bicchiere d’acqua: è mezzo vuoto o è mezzo pieno, secondo il punto di vista del giudice chiamato a pronunciarsi.
Prima di parlare delle Sentenze della Corte Costituzionale è necessario avere presente da chi sono nominati i 15 giudici membri della Corte. Fonte sito ufficiale della Corte Costituzionale:
“Nell’attribuire il potere di nomina dei componenti della Corte, la Costituzione ha operato un delicato e complesso bilanciamento fra le diverse esigenze che si sono dette. Un terzo dei giudici (cioè cinque) è eletto dai magistrati di ciascuna delle tre magistrature superiori (tre dalla Corte di cassazione, uno dal Consiglio di Stato, uno dalla Corte dei conti), a maggioranza assoluta (metà più uno dei componenti del collegio elettorale) e con eventuale ballottaggio fra i più votati. Altri cinque sono eletti dal Parlamento in “seduta comune”, cioè dalle due Camere riunite, con un voto a maggioranza di due terzi dei componenti nei primi tre scrutini, e di tre quinti dei componenti (cioè circa 570, sui circa 950 deputati e senatori) dal quarto scrutinio in poi. Gli ultimi cinque sono scelti dal Presidente della Repubblica di propria iniziativa.
I giudici provenienti dalle magistrature sono portatori di qualificate esperienze giudiziarie e sono sganciati dalle scelte degli organi politici.”
Se ne deduce che l’indipendenza della magistratura, tanto paventata dall’articolo 104 della Costituzione che recita “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere” è di fatto ERRATA, perchè solo un terzo dei Giudici Membri della Corte Costituzionale viene nominato dalla vera magistratura, mentre gli altri due terzi sono membri di nomina politica (5 nominati dal Presidente della Repubblica e 5 nominati dal Parlamento): ne consegue che l’organo Supremo della Corte Costituzionale, che dovrebbe avere totale autonomia e indipendenza sulla pronuncia della costituzionalità delle leggi, è inevitabilmente condizionato e/o sottoposto, se non peggio, subordinato al potere politico che promulga tali leggi; per cui il controllore e il controllato si sovrappongono, venendo meno, almeno sulla carta, il principio di garanzia della terzietà della pubblica amministrazione.
La vera indipendenza dei giudici si raggiungerà solo se la Corte Costituzionale sarà formata da Magistrati eletti solo da altri Magistrati, con il contestuale divieto a qualsiasi Giudice membro della Corte, di essere nominato Ministro di alcun Governo, anche a fine mandato, e/o di essere nominato parlamentare della Repubblica (rispettando il vero principio della separazione dei poteri).
Detto questo, ognuno può farsi un’idea sull’attuale presunta separazione dei poteri in Italia.
Tornando all’articolo sopra menzionato, lasciando ai lettori l’onere di verificare il testo delle sentenze emanate dai vari organi giudicanti, tengo a soffermarmi sul pronunciamento del Consiglio di Stato 7045/2021 nella parte laddove la sentenza recita : “Il Consiglio di Stato ha sottolineato la correttezza del processo di approvazione del siero, la non sperimentalità e la legittimità dell’obbligo per i sanitari”.
Il fatto che la Magistratura abbia commesso un errore clamoroso nel dichiarare la non sperimentalità di sieri genici, che vengono indebitamente nominati vaccini, non dà diritto a un giurista di ripetere a pappagallo lo stesso errore come se fosse la verità, perchè questo dimostra che il giurista che scrive non conosce la normativa europea e non sa leggere neppure il foglietto illustrativo dei sieri, neanche quando lo stesso è tradotto in Italiano.
Fermo restando che le sentenze che sono citate nell’articolo oggetto della Redazione Brocardi sono accessibili a chiunque, l’articolo preso nella sua interezza sembra un’arringa a difesa dei Governi Conte e Draghi, a mio parere (opinabile) mal scritta, con l’utilizzo di parole inappropriate e sprezzanti come “Fake news” e “No-vax”, che sono termini che non possono essere menzionati da alcun giurista (o presunto tale) che si rispetti.
Tengo a sottolineare che ci sono tante leggi nazionali e internazionali che in punta di diritto sono state violate e calpestate dal Governo Conte, Governo Draghi e i rispettivi Ministri, ma non sono qui ad elencarle perchè mi vedrei costretto a mandare la fattura alla persona fisica (che non esiste) autodenominatasi “Redazione” Brocardi, che non ha neppure il coraggio di firmare quello che pubblica con il suo nome e cognome di persona fisica.
Con la presente dissento e prendo le distanze dall’articolo di Brocardi intitolato “Covid e fake news: in risposta al video di Vittorio Sgarbi del 12 gennaio 2022“, pubblicato su questo sito web.
Firmato
Marco Ferriero